BAROLO - Regione PIEMONTE Gusta l'Arancione - Itinerari Enogastronomici e Turistici di Qualità

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BAROLO

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Ufficio Turistico
Via Roma, 39
12060 Barolo (CN)
Italy
Tel.: +(39) 0173/56106
Fax: +(39) 0173/56106
www.comune.barolo.cn.it
segreteria@comune.barolo.cn.it
Referente
Sonia GIACOSA
Tel.: +(39) 0173.56106
segreteria@comune.barolo.cn.it

s.l.m. m.301.00

44° 37′ 0″ N

7° 56′ 0″ E

Municipio
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Mappa "Barolo"

NOTIZIE

Al centro di un’ampia conca caratterizzata dalla coltivazione della vigna, Barolo è la patria, anche onomastica, del più grande vino italiano. La piccola capitale di un distretto vinicolo unico al mondo sorge adagiata su una sorta di piccolo altopiano, immerso fra le colline, e circondata dai vigneti dei famosi cru. Vero santuario del turismo enogastronomico, Barolo si presenta con l’immagine austera dei suoi 2 castelli e con la raccolta semplicità del suo centro storico. Ma sono le colline e l’ineguagliabile paesaggio vitivinicolo (patrimonio Unesco) a trasmettere forti emozioni. Nel borgo si erge il castello comunale Falletti appartenuto alla potente casata marchionale dei Falletti di Barolo che ebbe un ruolo fondamentale nella produzione e nella diffusione, presso le corti europee, del celebre vino. Oggi il castello ospita il Museo del Vino – Wi.Mu, un viaggio multimediale attraverso la cultura e la tradizione del vino nel mondo. E, nelle antiche cantine, l’Enoteca Regionale del Barolo ospita una vasta gamma di etichette ed annate, rappresentative degli undici paesi della zona d’origine. Barolo nel tempo ha sviluppato l’innata vocazione all’accoglienza in chiave enogastronomica e culturale, infatti, offre una pluralità di strutture ricettive, di cantine aperte, di ristoranti e di vinerie, di botteghe di prodotti tipici ed un singolare Museo dei Cavatappi. Il programma delle manifestazioni è particolarmente ricco e racchiude eventi di carattere popolare ed altri con protagonisti di fama nazionale ed internazionale.

DA VEDERE

Museo del Vino Il WIMU è un viaggio attraverso la cultura e la tradizione del vino. Un percorso ideato da F.Confino, l’autore di diversi importanti allestimenti museali in tutto il mondo, fra cui quello del Museo nazionale del Cinema e del Museo nazionale dell’Automobile di Torino. Si parte dall’ultimo piano. Una discesa fra buio e luce, fra suono e colore, sopra e sotto le zolle di questo suolo miracoloso. Il clima, la terra, i tempi delle stagioni, i colori dell’autunno e i silenzi dell’inverno, la sapienza della mano. Il vino nella storia e nell’arte, in cucina e nel cinema, nella musica e nella letteratura, nei miti universali e nelle tradizioni locali. Il WiMu è anche un omaggio alla storia del castello e ai personaggi illustri che lo hanno abitato. Gli ultimi marchesi di Barolo, Carlo Tancredi Falletti e la consorte Juliette Colbert, più nota come Giulia di Barolo. Il patriota Silvio Pellico, uno dei grandi protagonisti del Risorgimento italiano, che qui fu bibliotecario e di cui è conservata intatta la camera-studio. E dopo il vino evocato e narrato, ecco il vino da vivere e gustare. Si scende al Tempio dell’Enoturista dove si scatena la pienezza del piacere sensoriale. Qui incontriamo il Barolo e i grandi vini. Qui possiamo degustarli da soli o sotto la quida di esperti. Impariamo giocando a riconoscerne profumi, aromi, personalità. Scopriamo i legame fra il vino e il suo territorio. E di qui possiamo continuare il nostro viaggio di esplorazione virtuale e reale alla scoperta di una terra ricca e generosa. L’itinerario si conclude nel modo più appagante alla Enoteca Regionale del Barolo, rappresentativa degli 11 paesi del Barolo, sita nelle antiche cantine marchionali del castello che tennero a battesimo questo vino leggendario.

DA GUSTARE

II Barolo è un vino in purezza, ovvero ricavato esclusivamente dalle uve Nebbiolo prodotte negli interi territori comunali di Barolo e di altri 10 comuni II vino deve essere sottoposto ad un periodo di affinamento di almeno tre anni: durante questo tempo deve rimanere come minimo due anni in botti di rovere. E’ uno dei grandi vini da invecchiamento. E' difficile dire quanti anni possa rimanere in bottiglia senza perdere le sue caratteristiche organolettiche. Diversi sono i fattori che condizionano la maturazione: l'annata, il cru, la temperatura della cantina, il buio, l'umidità, e via elencando. II Barolo predilige vivande a base di carni rosse brasate e arrostite, di selvaggina di pelo e di piuma (brasato al Barolo, lepre al civet, fagiano in salmì). Va accostato a formaggi stagionati e a pasta dura non piccanti (bra duro., parmigiano reggiano e grana padano, castelmagno erborinato). Come vino di fine pasto con la pasticceria secca (paste di meliga). Barolo Chinato E' vino Barolo aromatizzato con droghe diverse tra cui la china calissaia, con aggiunta di alcool e zucchero. Da fine pasto, da meditazione, con alcuni dolci a base di cioccolato, anche caldo come punch.

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