MERGOZZO - Regione PIEMONTE Gusta l'Arancione - Itinerari Enogastronomici e Turistici di Qualità

NOTIZIE

Mergozzo è un comune di poco più di 2000 abitanti, appartenente alla provincia del Verbano Cusio Ossola. Il paese si affaccia sull'omonimo lago che dista solo un paio di chilometri dal Lago Maggiore ed è il primo comune dell’Ossola, che si incontra provenendo da Verbania. Da qualunque direzione si provenga, appare all’improvviso il lago, limpido, protetto dal ripido versante del Montorfano che, a seconda delle stagioni e dell’ora della giornata, proietta l’ombra o i colori della vegetazione nell’acqua profonda e vi si specchia. Il capoluogo si affaccia sulla sponda occidentale del lago omonimo con le case disposte ad anfiteatro-è il cosiddetto rione “Riva”-. Altre case, abbarbicate sulle pendici granitiche del Montorfano, si stringono attorno a una costruzione di epoca comunale, il “Castello” e costituiscono il vecchio borgo denominato “Sasso”. La storia del paese è strettamente legata alla pietra: dal granito bianco e verde di Montorfano, al marmo rosa di Candoglia. L’apertura verso il turismo non ha intaccato le tradizioni che permangono vive grazie alla disponibilità di comitati spontanei e di volenterosi che si impegnano a mantenerle intatte.

DA VEDERE

L’Olmo - pianta secolare e simbolo indiscusso di Mergozzo, Civico Museo Archeologico, Il centro storico con la “Scarpia” lunga scalinata che porta al rione “Sasso”, chiesa Parrocchiale con le Cappelle della Via Crucis, chiesa romanica di Santa Marta, chiesa romanica San Giovanni Battista e Belvedere in frazione Montorfano, Oratorio di Santa Elisabetta (al Sasso), complesso megalitico “Ca’ d’ la Norma”, la linea Cadorna con le “Casermette e la polveriera” sul Montorfano.

DA GUSTARE

“La Fugascina”, dolce tipico mergozzese. La tradizione vuole che il 4 luglio in occasione della festa di S. Elisabetta (al Sasso), le famiglie si rechino al forno per far cuocere la Fugascina che fanno in casa. Per la cottura ogni famiglia dona un’offerta, il ricavato delle offerte viene dato alla Chiesa di S. Elisabetta. Ricetta: La ricetta tradizionale vuole che l’impasto, a base di farina, zucchero, marsala, uova, limone e lievito, venga spianato e tirato a mano e appena sfornato tagliato a quadretti.