AIROLE - Regione LIGURIA Gusta l'Arancione - Itinerari Enogastronomici e Turistici di Qualità

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Referente
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Tel.: +(39) 0184.200027
Mob.: +(39) 347.4626174
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s.l.m. m.149.00

43° 52′ 18.78″ N

7° 33′ 12.16″ E

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Eventi
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Mappa "Airole"

NOTIZIE

Il piccolo paese di Airole ha conservato la sua struttura medievale ad anelli concentrici, è arroccato su uno sperone a picco su un’ansa del fiume Roya, circondato da ulivi, vigne, pini e arbusti tipici della macchia mediterranea. Intorno all’anno mille il paese apparteneva alla famiglia Curlo tributaria dei conti di Ventimiglia, successivamente divenne dominio della Certosa di Pesio e ripopolata dal comune di Ventimiglia come colonia a sbarramento di una prima strada sui rilievi della Valle Roya. Le strette stradine "i carruggi" affluiscono nella Piazza principale dominata dalla Chiesa Parrocchiale, intitolata ai Santi Giacomo e Filippo, con facciata ottocentesca, all’interno si possono ammirare alcune statue di Santi venerati, diverse tele tra cui "la Vergine e i Santi" incorniciata da una serie di quadretti con i misteri del Rosario . Sull’altare maggiore e sul soffitto della navata principale scene dipinte da Luigi Morgari e dal figlio Carlo,nel coro. Precisamente non si conosce l’origine del nome "Airole", diverse sono le storie, tre sono le più attendibili. La prima deriva dalla posizione del borgo "luogo arioso o arieggiato"; la seconda dalla presenza, nel primo Medioevo, di numerosi Aironi che vivevano lungo le sponde del fiume Roya, l’ultima al nome di un antico stregone, guaritore ed erborista di nome "Airone". Poco fuori dal centro del paese sorge su un promontorio il Santuario dedicato alla "Madonna delle Grazie", luogo che ha rappresentato nei secoli una testimonianza di fede nella madre di Gesù.

DA VEDERE

Il borgo di Airole, racchiude nelle sue pietre, con i vecchi frantoi e negli alberi di olivo che lo circondano, la tradizione secolare della produzione dell’ottimo olio extra-vergine d’oliva. I vecchi frantoi vennero costruiti intorno al milleseicento, nel territorio sono presenti numerosi ruderi di frantoi sia quelli a trazione animale (conosciuti con il nome di frantoi a sangue) circa una trentina, sia quelli ad acqua sulle rive del fiume Roya, circa una quindicina. Oggi questi edifici hanno un’altra destinazione d’uso, ma mantengono ancora alcuni pezzi che permettono di ricostruire il loro "glorioso" passato. Custodi dell’antica tradizione contadina sono Il "Museo dell’olio e della civiltà contadina" e l’antico forno da poco restaurato. Il paese è incorniciato da un’affascinante rete sentieristica collegata da ponti in pietra sul fiume Roya e sul torrente Bevera e torri di avvistamento. I sentieri più frequentati "Airole- Breil sur la Roya" e la strada dei "Contrabbandieri" che collega la Val Roya alla Val Nervia, lungo il percorso è in fase di realizzazione un parco avventura con percorsi con diverse difficoltà, che permetterà a grandi e piccoli di avvicinarsi alla natura e al territorio.

DA GUSTARE

Di madre in figlia, le vecchie ricette sono state tramandate ed oggi è ancora possibile gustare i vecchi sapori, in modo particolare quella dei "Galeti" e delle "Mariete", riconosciuti con il marchio De.Co. dall’Amministrazione Comunale. Non solo dolci ma anche piatti salati come i ravioli alle "buragini" e il coniglio aromatizzato con le erbe officinale che crescono sul territorio. Nel borgo di Airole si produce il "Roccese" – il vino coltivato sulla roccia, il nome di questo particolare vino deriva dal sistema di coltivazione basato sull’antico metodo ligure che prevede l’inserimento delle piante in quel poco di terreno che si riesce a reperire tra la roccia o nei muretti a secco.

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