SEBORGA - Regione LIGURIA Gusta l'Arancione - Itinerari Enogastronomici e Turistici di Qualità

NOTIZIE

Adagiato su un colle tra rio Sasso e rio Battagli, protetto alle spalle dal Monte Caggio, l’antico Catrum Sepulchri, grazie a questa sua posizione privilegiata, è una finestra panoramica sul mar ligure e sulla costa francese. Il paesaggio è gradevole ed alterna terrazzamenti coltivati a ulivi, mimose e ginestre ad un ambiente naturale di macchia mediterrranea. Il suo nome deriva da una trasformazione antica che alternava una grafia letteraria Sepulchrum ad una pronuncia volgare Suburcaru(1250), evolutasi in Seburcaru e quindi in Seburca(1349), che concorda con la dizione locale "u Seburca". Il primo documento ufficiale riguarda la donazione, del 954, del conte Guido di Ventimiglia all’abbazia di Saint Honorat(isole di Lerins) della chiesa di San Michele (Ventimiglia) e del feudo Castrum Sepulchri. Nel 1666 l’abate priore Cesare de Barcillon apre in questo luogo una Zecca e concede a Bernardin Bareste di Mougins l’appalto per la coniazione di monete, il luigino, destinate al mercato orientale. L’ Antica Zecca di Seborga viene chiusa nel 1687. Nel 1729 i monaci di Lerins vendono il loro possedimento ai Savoia e nell’atto di vendita compare per la prima volta la sua attuale denominazione: Seborga

DA VEDERE

Palazzo dei Monaci: costruzione in pietra a vista che si affaccia sulla piazza della chiesa, usato quale residenza quando si trovavano a Seborga. Ai piani inferiori del Palazzo si trovava la Zecca. Chiesa di San Martino: i primi documenti risalgono al XVI sec. e fu eretta a parrocchia nel 1749. Sulla facciata si possono vedere le immagini del Cristo Redentore e dell’Arcangelo San Michele e sul timpano l’affresco di San Martino. Al suo interno, in una nicchia dietro l’altare maggiore una scultura lignea raffigura la Madonna Regina,che tiene in grembo il Bimbo, la cui tipologia rimanda ad esempi di scultura borgognona del XV sec. Oratorio di San Bernardo: dell’epoca trecentesca, costruito basandosi sulle chiusure e sui multipli della metrica cistercense. All’interno alle spalle dell’altare vi è una riproduzione di una tela con San Rocco, Santa Lucia, San Bernardo, San Mauro che circondano la Madonna col Bambino. Le Antiche Prigioni. Museo degli strumenti musicali: esposizione che comprende 135 pregiati strumenti musicali di varie epoche dal 1744 al 1930, suddivisi fra aerofoni, cordofoni, idiofoni,membranofoni e strumenti meccanici.

DA GUSTARE

Coniglio alla Seborghina Ingredienti: - 1 coniglio a pezzi - 1 cipolla - 2 spicchi d’aglio - erbe aromatiche(rosmarino, timo e alloro) - 100 gr. di olive taggiasche - olio d’oliva(a discrezione) - sale - 1 bicchiere di vino rosso Preparazione: Versare in una pentola l’olio d’ oliva, la cipolla e gli spicchi d’aglio. Unire poi il coniglio e fare rosolare insieme. Aggiungere in seguito le erbe aromatiche e cuocere fino a quando il coniglio avrà assunto un bel colorito dorato. Lasciare cuocere per qualche minuto e poi versare il bicchiere di vino rosso. Lasciare evaporare il vino e quindi aggiungere le olive taggiasche. Amalgamare il tutto e poi coprire il coniglio con un coperchio e lasciare cuocere per circa 1 ora finché il coniglio non diventerà tenero. Buon appetito.