DOLCEACQUA - Regione LIGURIA Gusta l'Arancione - Itinerari Enogastronomici e Turistici di Qualità

LIGURIA
itinerari ENOGASTRONOMICI e TURISTICI di qualità
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DOLCEACQUA

Comuni e Mappe > Comini della Regione Liguria
Ufficio Informazioni Turistiche
Via Barberis Colomba, 3
18035 Dolceacqua (IM)
Italy
Tel.: +(39) 0184.206666
Fax: +(39) 0184.206666
www.dolceacqua.it
iat@dolceacqua.it
Referente
Fulvio GAZZOLA
Mob.: +(39)392.1458422
sindaco@dolceacqua.it

s.l.m. m.51.00

43° 50′ 52.72″ N

7° 37′ 25.74″ E

MUNICIPIO
Via Roma, 50
18035 Dolceacqua (IM)
Italy
Tel.: +(39) 0184.206444
Fax: +(39) 0184.206433
www.dolceacqua.it
comune-dolceacqua@legalmail.it
Eventi
Orange Tour

DOLCEACQUA, STORIA ED ARTE

PERIODO
02/06/2016 - 31/12/2017

10.00 €

UN TESORO NASCOSTO

PERIODO
02/06/2016 - 31/12/2017

10.00 €

DOLCEACQUA, TERRA DEI DORIA

PERIODO
02/06/2016 - 31/12/2017

10.00 €

DOLCEACQUA IN NOTTURNA

PERIODO
21/08/2016 - 21/08/2016

8.50 €

DOLCEACQUA ALL’IMBRUNIRE

PERIODO
20/08/2016 - 20/08/2016

10.00 €

IL ROSSESE DI DOLCEACQUA

PERIODO
16/10/2016 - 16/10/2016

10.00 €

DOLCEACQUA, STORIA ED ARTE

PERIODO
02/06/2016 - 31/12/2017

10.00 €

L’OLIO DA OLIVE TAGGIASCHE

PERIODO
20/11/2016 - 20/11/2016

7.50 €

DOLCEACQUA IN NOTTURNA

PERIODO
21/07/2016 - 21/07/2016

8.50 €

Strutture ricettive

ALTRO

LE CASE DEL LIBRO VERDE "ABRACADABRA"
DOLCEACQUA (IM)

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B&B

ALCOVA
DOLCEACQUA (IM)

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AGRITURISMO

TERRE BIANCHE
DOLCEACQUA (IM)

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ALTRO

VILLAGGIO MAURO
DOLCEACQUA (IM)

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CASE PER FERIE

TERRAZZA SUL CASTELLO
DOLCEACQUA (IM)

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B&B

IL LIBRO VERDE
DOLCEACQUA (IM)

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AGRITURISMO

ANTICHI BORGHI DELLA LIGURIA
DOLCEACQUA (IM)

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AGRITURISMO

LA CICALA STONATA
DOLCEACQUA (IM)

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ALTRO

LE CASE DEL LIBRO VERDE "ACINO D'UVA"
DOLCEACQUA (IM)

-0%

Ticket
CASTELLO DORIA DOLCEACQUA
3.00 €
Mappa "Dolceacqua"

NOTIZIE

Dolceacqua è un tipico borgo medievale della val Nervia, lungo il torrente omonimo. La parte più antica del borgo, posta ai piedi del monte Rebuffao, è dominata dal Castello dei Doria e viene chiamata dagli abitanti Terra (Téra nel dialetto locale). Quella più moderna, chiamata il Borgo, si allunga sulla riva opposta, ai lati della strada che sale la valle. II toponimo Dolceacqua deriva quasi certamente dalla presenza di un borgo di epoca romana chiamato Dulcius, trasformatosi in seguito in Dulciàca, Dusàiga e Dulcisaqua. Altri studi rivelano però anche la possibilità dell'origine celtica, dal nome Dussaga, modificato poi in Dulsàga e infine in Dolceacqua. Altre testimonianze storiche sono rappresentate dai castellari dell'età del ferro, rozze fortificazioni in pietra a secco. Studi archeologici confermano che queste fortificazioni del territorio furono presidiati dagli Liguri Intemeli dal IV secolo a.C. al IV secolo in età romana, a protezione dei villaggi, dei pascoli e dei campi. Nel XII secolo i conti di Ventimiglia fecero costruire il primo nucleo del castello controllando in questo modo gli accessi nelle valli circostanti. Il castello fu poi acquistato nel 1270 dal genovese Oberto Doria e ampliato nei secoli successivi. Durante l'aspro conflitto tra le fazioni guelfe e ghibelline e la rivalità fra la famiglia Doria e i Grimaldi di Monaco, nel corso del 1524 Dolceacqua si mise sotto la protezione della casata Savoia che la eresse successivamente in marchesato nel 1652. Nel 1815 il territorio fu annesso al Regno di Sardegna e nel 1861 al Regno d'Italia. Dolceacqua è posizionata in una zona strategica che la vede a 6,5 km dal mare, a 30 minuti da Montecarlo e Sanremo, a 45 minuti dall’Aeroporto di Nizza. La tranquillità della cittadina, ricca di attività commerciali tra cui Bar, Ristoranti, Pub, Cinema ed Impianti sportivi viene molte preferita alle più caotiche della coste, le quali possono essere raggiunte comodamente in pochi minuti. L’ospitalità è offerta unicamente dai numerosi e bellissimi B&B, Affittacamere ed Agriturismi presenti con oltre 400 posti letto a disposizione, i più ubicati nel centro storico con a disposizione di splendide terrazze.

DA VEDERE

Architetture religiose • Chiesa parrocchiale di Sant'Antonio abate a Terra, del XV secolo. All'interno custodisce il polittico di Santa Devota di Ludovico Brea del 1515. • Chiesa di San Giorgio dell'XI secolo. Nella cripta della chiesa sono ancora conservate le tombe di Stefano Doria (1580) e di Giulio Doria (1608). • Chiesa di Sna Filippo Neri e di San Sebastiano • La Chiesa di San Bernardo con affreschi di recente restauro raggiungibile con una facile passeggiata tra la campagna • Santuario dell'Addolorata del 1890; raggiungibile attraverso una storica "mulatiera" a 50 minuti dal centro del Paese. • Rovine del convento dei Padri Agostiniani del XVI secolo. Architetture civili • Ponte romanico. Venne costruito alla nascita del nuovo quartiere del Borgo nel XV secolo, per collegare le due parti di Dolceacqua con un arco di 33 metri. Il pittore francese Claude Monet, che all'inizio del 1884 stava visitando la Riviera di Ponente, arrivò a Dolceacqua e ne fece il soggetto di alcuni dipinti, soffermandosi in particolare sul castello e su questo ponte. • I tipici "carugi" ricchi di storia e di negozi di artigianato locale, artistici e di prodotti tipici con possibili degustazioni Architetture militari • Castello di Dolceacqua. Costruito nel XIII secolo con torre difensiva venne poi ingrandito nel XIV secolo, chiuso tra possenti mura. Durante il Rinascimento diventò una residenza signorile fortificata, con nuovi locali affrescati e arredati. Il 27 luglio 1744 durante un episodio della guerra di successione austriaca fu parzialmente distrutto dalle truppe Francesi e Spagnole. Subì ulteriori danneggiamenti nel terremoto del 1887. Altro • Palazzo Luigina Garoscio sede della Pinacoteca "G, Morscio" • L’Enoteca Regionale ai piedi del Castello dove è possibile degustare i Vini Liguri e prodotti agroalimentari di nicchia • Il Visionarium 3D; una sala sala per proiezioni in 3D e Omnimax (immagine planetaria), specializzata in documentari d'interesse naturalistico, nei quali fotografia, musica e poesia si fondono • Una lunga rete di sentieri ad anello o di collegamento all’Alta Via dei Monti Liguri per passeggiate a piedi, a cavallo o in Mountainbike, alla quali si aggiungerà nei prossimi mesi una pista ciclabile che colleghera il Paese al mare (6,5 Km) • Numerosi Ristoranti di diverse tipologie, dall’Agriturismo alla Trattoria, dalla Pizzeria ai Ristoranti con musica danzante e Ristoranti con cucina a base di pesce o piatti della tradizione elaborati. Siti di interesse comunitario Sul territorio comunale insiste il sito di interesse comunitario (SIC) del monte Abellio, istituito con Decreto Ministeriale 25 marzo 2005, ai sensi della Direttiva 92/43/CEE (Direttiva Habitat).

DA GUSTARE

La fama del paese è legata anche alla produzione del Rossese di Dolceacqua, un vino rosso rubino a denominazione di origine controllata, dal sapore morbido, aromatico e dolce, la cui gradazione minima è di 12,5 gradi ( quando raggiunge i 13 gradi è chiamato Superiore ). Il Rossese di Dolceacqua è ottenuto da un vitigno unico ed è prodotto in un numero limitato di bottiglie. Si può vantare di essere la prima D.O.C. in Liguria. Dagli argentei uliveti vengono raccolte le olive con il sistema della bacchiatura o ramatura. Successivamente nei frantoi, avviene la frangitura, con la riduzione delle olive in pasta, distribuita poi negli sportini sistemati in strati e sottoposti a spremitura; il risultato è l'olio extravergine di oliva, un prodotto locale, eccellente, ricercato. Il dolce tipico di Dolceacqua è la "Michetta", che ha origini Medioevali legata ad una triste storia d’amore; la si può trovare tutti i giorni pressoché in tutti i negozi di alimentari del paese, impastato e cotto secondo diverse filosofie di pensiero culinario. E numerose sono le specialità gastronomiche di Dolceacqua appartengono all'alimentazione mediterranea. Gli antipasti comprendono una decina di proposte : - L'erbun è una torta di zucca gialla tritata,con polenta, latte, un porro tritato sale e olio. - Il fugasun è una torta fatta con le erbe: la pasta è ottenuta da un impasto di farina,olio e acqua. - La pasta cun a bagna è una specie di pizza al pomodoro , mentre la pasta cun e erbe impiega la stessa pasta di pizza, ma condita con erbe di stagione finemente tagliate tritate e amalgamate con uova, formaggio aglio e prezzemolo. - Il cundiun è l'insalata estiva di pomodori non troppi maturi e verdure affettate con aggiunta di olive in salamoia e abbondante olio. - Le sciure cène sono fiori di zucca ripieni di purea e verdure bollite e condite con uova, formaggio,pesto, olio e sale. - Le pumate seche sono pomodori tagliati a metà, cosparsi di sale ed essiccati al sole, quindi invasati con olio e basilico. - I barbagiuai sono faggottini fritti nell' olio in padella, ottenuti con pasta dei ravioli e con purea di zucca bollita,condita con formaggio, uova, aglio e prezzemolo con aggiunta del formaggio piccante brusso. - Il brandacuiun è una delicata crema di stoccafisso e patate. Le salse piu' comuni sono tre: - U pistu (il pesto) vero emblema della gastronomia ligure, ha quali ingredienti basilico, olio, aglio, formaggio e pinoli. - A bagna (il sugo di pomodoro) richiede la cottura di pomodoro con soffritti di cipolla e aggiunta di basilico e aglio. - La salsa agra che condisce pesci fritti e verdure, è fatta con pomodori pelati tritati finemente, cotti in aglio, olio e prezzemolo, con aggiunta a fine cottura, di sale e aceto. I primi piatti - I ravioli c'u pesigu' (ravioli con pizzico) richiedono una tecnica particolare nell' ottenimento di una lunga striscia sfoglia e nella chiusura del ripieno mediante un "pizzico" che conferisce una forma a caramella ai ravioli. - I gnochi de pan (gli gnocchi di pane) utilizzano il pane secco, bagnato nel latte, strizzato e fatto asciugare in padella con una noce di burro. Si condisce con bietole bollite, tritate, uova, formaggio e maggiorana. L' impasto ottenuto si amalgama fino ad ottenere delle palline, che si cuociono in acqua bollente e vengono poi condite con burro fuso e formaggio. - I bigarèli sono piccoli frammenti di pasta arrotolata fra le dita, che si mettono a cuocere nella minestra. - Il brodu verdu è un brodo o un passato di verdura. I secondi piatti - Cuniu (il coniglio alla ligure).Tagliato a pezzi, si fa ben rosolare nell'olio in una casseruola, si aggiungono aglio e cipolla.Quindi si ricopre di vino Rossese e si aggiungono i sapori. Al termine della lavorazione si competa con olive in salamoia. - Il cartelètu è un piatto tipico locale ottenuto dal quaro anteriore del capretto da cui si ricava una tasca e si riempie di bietole,uova e formaggio,quindi si fa cuocere, ottenendo delle cotolette ripiene. - Lo stucafì ( lo stoccafisso) una volta ammollato, si fa cuocere in pezzi infarinati in casseruola insieme a cipolla,aglio, pomodoro e prezzemolo.Infine si aggiungono patate, fagioli e olive. I formaggi - Brusso (bruzzo), latte di capra cagliato con un po' di sale, lasciato stagionare fino a che assume una colorazione gialla e un sapore molto fotre. I dolci - Le michette specie di brioche di pasta lievitata cotta al forno, dalla forma arrotondata alle estremità e al centro e con due incavi su ogni lato, spolverate di zucchero. - La tacunà è una torta di pastafrolla; in una teglia si spalma della marmellata, che viene ricoperta da pezzi rotondi di pasta e spruzzata di zucchero. - Le crocette sono una varinte delle michette, ma a forma di coce, con aggiunta di scorza di limone e zucchero. - Le cucarde sono specie di bugie fritte nell' olio e annodate a mo' di coccarda,cosparse di zucchero. - Il salame è una specie di pan di Spagna con marmellata, arrotolato come un salame e spolverato di zucchero a velo.

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