SASSELLO - Regione LIGURIA Gusta l'Arancione - Itinerari Enogastronomici e Turistici di Qualità

LIGURIA
itinerari ENOGASTRONOMICI e TURISTICI di qualità
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SASSELLO

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17046 Sassello (SV)
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Tel.: +(39) 019.724020
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Referente
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Tel.: +(39) 019.724103
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s.l.m. m.405.00

44° 28′ 44.41″ N

8° 29′ 24.35″ E

MUNICIPIO
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17046 Sassello (SV)
Italy
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Mappa "Sassello"

NOTIZIE

Sassello, sintesi fra il buono e il bello, è una vivificante miscela di aria pura, sole, cielo, boschi, colline, prati, fresco, sorgenti, cascate che lo hanno caratterizzato come centrochilometriquadrati di tenerezza (tenerezza che, naturalmente, si estende dolcemente alla fragranza di quei deliziosi ambasciatori internazionali che sono gli Amaretti, teneri, morbidi di Sassello). Sassello, nel corso dei secoli, dalla fondazione da parte dei liguri Statielli, vide gli Aleramici, i Del Carretto, i Ponzone, i Doria, la Repubblica di Genova accanto ad antichissime fortificazioni (Bastia Sottana, Bastia Soprana) ed a magnifiche Chiese (S. Giovanni Battista - XI Secolo - Concezione - 1584 - SS. Trinità - 1654), nobili architetture nei palazzi del centro storico del ‘600, del ‘700 e dell’800 (Palazzi Perrando, Palazzi Badano, Garbarini e Zunini, Palazzo Gervino, Palazzo Doria: forse l’ultimo gineceo della Liguria con il suo Giardino delle Anime Pure) così come gradevolissime e romantiche costruzioni rurali e signorili rintracciabili su tutto il territorio, piacevole sorpresa per chi ama la natura e la percorre in quei sentieri da favola che si intrecciano - tra albe magiche, meriggi solari e sere profumate - tra tenerissimi prati, onde bionde di grano e verdissimi boschi di cui Sassello è dotato come per magia: tutto ciò è stato riconosciuto a Sassello con l’attribuzione - il Comune ne è stato insignito l’ 11 novembre 1999 - della Bandiera Arancione, marchio di qualità turistico-ambientale dell’entroterra - che sventola sul Castello della Bastia Sottana e sul Palazzo Comunale - garanzia di piacevoli realtà, testimonianza di sicure accoglienze a tutti coloro che vorranno dare a Sassello l’onore di visitarlo, trascorrendovi i tempi sereni di una meravigliosa affascinante vacanza ed assaporando i tenerissimi ingredienti che Sassello sa, può e vuole generosamente offrire. Sassello, infine, dà molto del suo territorio al geoparco del Beigua e due delle emergenze naturalistiche più belle del Parco: la foresta demaniale della Deiva e la torbiera del Laione.

DA VEDERE

Nel corso della sua storia, Sassello ebbe modo di arricchirsi anche di opere d’arte: ad esempio, la Parrocchiale della Santissima Trinità, con affreschi del Bruschetto e l’Oratorio dei Disciplinati, un gruppo ligneo del Maragliano. Altre tappe meritano la Chiesa della Concezione, la quattrocentesca Cappella di S.Antonio Abate, la Chiesa di S.Rocco, quella di S.Sebastiano. Il Museo Perrando, inaugurato nel 1967 dall’Associazione "Amici del Sassello" ha otto in totale le sale: la prima è un museo etnografica che va dalle ferriere alle fabbriche degli amaretti, la seconda ospita reperti fossili, la terza è dedicata a tutte le culture preistoriche, la quarta al Medioevo; le ultime quattro raccolgono i beni della famiglia Perrando con tanto di biblioteca, pinacoteca (Magnasco, Piola e Cambiaso), una collezione di ceramiche e alcuni mobili d’epoca. Nel 2014 è stato inaugurato il Nuovo polo museale Perrando, che ospita la collezione Bianchi (collezione d’arte contemporanea con un Mirò e un Bacon) e il Museo napoleonico. Infine, a Palazzo Gervino c’è il museo di scienze della terra del Parco del Beigua.

DA GUSTARE

La produzione di Amaretti a Sassello è cominciata a metà ‘800, con la ricetta di Gertrude Dania, e da allora la ricetta è rimasta immutata. La ricetta tradizionale prevede l’uso di ingredienti semplici: mandorle, armelline (parte interna del nocciolo dell’albicocca e della pesca), albume d’uovo e zucchero (quindi è ideale anche per i celiaci), lavorati a mano e cotti nel forno. Le scatole di metallo degli hanno fatto il giro del mondo e questo dolce prodotto continua a viaggiare in tutto il mondo. Sassello poi presenta le condizioni naturali perché i funghi porcini si sviluppino al meglio: l’habitat, il clima e l’influenza del mare concorrono a creare un prodotto con caratteristiche sensoriali eccezionali. Altre eccellenze della gastronomia sassellese, sono il paté di lardo (lavorato a mano con spezie diventa una crema spalmabile), il prosciutto cotto (prodotto secondo una ricetta che ha oltre un secolo con l’aggiunta di erbe aromatiche, con una selezione accurata dei maiali negli allevamenti dell’entroterra e del Basso Piemonte) e il tirotto (il tipico pane di patate di Sassello).

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