PIGNA - Regione LIGURIA Gusta l'Arancione - Itinerari Enogastronomici e Turistici di Qualità

LIGURIA
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PIGNA

Comuni e Mappe > Comini della Regione Liguria
Ufficio Informazioni Turistiche
Piazza Umberto I, 1
18037 Pigna (IM)
Italy
Tel.: +(39) 0184.241016
Fax: +(39) 0184.241059
Referente
Mirko BONFIGA
Tel.: +(39) 0184.241016
Mob.: +(39) 335.283846
miborfiga@tiscali.it

s.l.m. m.280.00

43° 55′ 57.14″ N

7° 39′ 49.5″ E

MUNICIPIO
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18037 Pigna (IM)
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Strutture ricettive

AGRITURISMO

ANTICHI BORGHI DELLA LIGURIA
PIGNA (IM)

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Mappa "Pigna"

NOTIZIE

Il territorio di Pigna si configura come area montana ed occupa la maggior parte dell'Alta Val Nervia. Esso comprende due centri abitati: Pigna, il capoluogo, e la frazione di Buggio. Il torrenteNervia lo attraversa da nord- est a sud- ovest, ad una altitudine di 200-300 metri sul livello del mare. Le cime dei monti, sul versante settentrionale della valle costituiscono la linea di spartiacque con la Francia ed il Piemonte, raggiungono e superano i 2000 metri d'altitudine. Il monte Lega, il monte Toraggio (1973mt), il monte Pietravecchia (2038mt), il monte Grai, la Cima Marta (2138 mt) rappresentano il gruppo montuoso più elevato delle Prealpi Liguri, sono spesso definite le più belle montagne della Liguria, o le piccole "Dolomiti". Tre aspetti culturali fanno l'originalità del patrimonio artistico e culturale di Pigna: • I monumenti architettonici del borgo medioevale, perfettamente conservati. • La pittura quattrocentesca rappresentata da due opere maggiori del pittore Giovanni Canavesio. • Le tradizioni contadine con il dialetto e le sua ricchezza conservata, tra l'altro, nel museo "IL TEMPO E LA MEMORIA". Il patrimonio artistico di Pigna è sicuramente uno dei più ricchi e meglio conservati dei paesi della val Nervia. L'intero borgo medievale rappresenta di per sé un vasto monumento del passato, l'abitato conserva la struttura dell'antico fortilizio con le strade che si succedono in gironi semicircolari, comunicanti per mezzo di ripidi vicoli detti chibi, cioè cupi, perché coperti dalle case soprastanti, con funzione di protezione dalle aggressioni nemiche, ma anche dalle intemperie. L'area occupata dall'antico castello, la Cola, (ossia il punto più alto del paese) si è trasformata col tempo in una piazza, dove sui portali delle case sono conservati importanti testimonianze di quella che era chiamata l'arte minore, cioè inscrizioni e disegni incisi nella pietra. La Loggia del XV secolo, sorretta da robuste colonne di pietra grigia nera, è l'elemento che congiunge fisicamente l'area del castello alla maestosa Chiesa parrocchiale di S. Michele, definita dal prof. Lamboglia «la più grandiosa testimonianza d'architettura tarda medievale della Liguria Intemelia, ultima espressione di gusto gotico alle soglie del Rinascimento». Sorta nel XIII secolo, si configura come una chiesa "castrense", in connessione funzionale allo sviluppo del borgo abitato, nel XVI secolo avviene l'ultimo ampliamento, quello definitivo. La facciata in pietra locale è impreziosita dal meraviglioso Rosone in marmo bianco costituito da dodici colonnine convergenti nell'Agnus con vessillo. L'opera firmata e datata da Giovanni Gaggini da Bissone 1450, come la facciata firmata dal maestro Giorgio de Lancia. L'interno conferma in piena questa evoluzione stilistica. Si presenta a forma di basilica con tre navate separate da due file di colonne, le prime quattro circolari e le ultime, a seguito dell'ampliamento del XVI secolo, ottagonali. Dietro l'altare maggiore, sull'abside, è collocato il grandioso polittico realizzato dal pittore Giovanni Canavesio nel 1500, questi misura 4x 3,60 m, comprende ben 38 scomparti incorniciati da una meravigliosa architettura lignea dorata in stile Rinascimentale.

DA VEDERE

- CHIESA DI SAN MICHELE ( descrizione gia scritta nel paragrafo precedente) - CHIESA DI SAN BERNARDO con all’interno affreschi del Giovanni Canavesio. - Museo "IL TEMPO E LA MEMORIA" all’interno testimonianze degli usi e costumi dei secoli scorsi - Le sue grotte essendo Pigna il comune più carsificato della Liguria.Più di 180 grotte sono state esplorate sul territorio di Pigna, esse rappresentano oltre il 30% di tutte le cavità della provincia di Imperia ed il 13,5 % di tutta la Liguria. (le esplorazioni devono essere effettuate insieme a persone esperte e qualificate).

DA GUSTARE

La tradizione culinaria del comune di Pigna e della vicina frazione di Buggio è molto importante qui di seguito indicheremo le "colonne portanti " da gustare nelle strutture ricettive del borgo - GRAN PISTAU Il grano dovrà essere battuto dentro un mortaio di rovere fino a quando la pellicina che ricopre i chicchi si sarà staccata. Lavato accuratamente il grano viene messo a bollire per 4/5 ore. Si serve condito con un soffritto di porro ed abbondante formaggio grattugiato. Il primo mercoledi del mese di agosto si svolge la Sagra del Gran Pistau nella frazione di Buggio. - FAGIOLI BIANCHI Presidio Slow Food Tale legume lo possiamo trovare in svariati piatti tipici della zona abbinato a carne, pesce oppure gustato semplicemente con l'ottimo olio extravergine di oliva di produzione locale. L'abbinamento gastronomico tradizionale, fagiolo bianco con la capra, è stato dettato dalla necessità da parte della popolazione pignasca ad allevare le capre che costituivano una delle poche risorse alimentari degli anni passati. Date le caratteristiche organolettiche, il "Fagiolo Bianco di Pigna" si può definire una pietanza semplice, da gustare e condividere durante una cena o un pranzo offrendo all'organismo piacere e nutrimento. Il suo aspetto rosato, tendente al beige, ha una forma singolare molto tondeggiante;di dimensione medio piccola, pelle molto sottile, tenera e trasparente. La pasta è compatta ma morbida. Poco sapido, ha gusto delicato con note di castagne e noci fresche. - "RAVIOLI CU U PESIGU" pasta fresca fatta esclusivamente a mano ripiena di sole erbe e chiusa con il classico "pizzico" (pesigu) la cui forma ricorda una caramella. Questo piatto si sposa con ogni tipo di condimento dal burro e salvia al sugo di funghi e cosi via. - TORTA DI PATATE (PISCIARADA) Dopo aver lessato le patate schiacciatele fino ad ottenere un composto morbido, tipo quello per gli gnocchi, unite latte, formaggio, olio, sale, pepe ed un pizzico di noce moscata. Preparate con farina, poca acqua e olio di oliva una sfoglia con la quale ricoprirete, dopo averla cosparsa con un po' di farina gialla o semolino, una teglia. Stendete sulla sfoglia il composto di patate e ricopritelo in parte con la sfoglia stessa. Cospargete con una manciata di pecorino grattugiato e mettete in forno per circa 30 minuti, ovvero fino a quando vedrete la pasta ed il composto ben dorati. Servita calda.

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