APRICALE - Regione LIGURIA Gusta l'Arancione - Itinerari Enogastronomici e Turistici di Qualità

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APRICALE

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Ufficio Informazioni Turistiche
Via Cavour, 2
18035 Apricale (IM)
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Tel.: +(39) 0184.208126
Fax: +(39) 0184.208508
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apricale@apricale.org
Referente
Marco ZAGNI
Tel.: +(39) 0184.208126
Mob.: +(39) 335.5243224
marcozagni@gmail.com

s.l.m. m.273.00

43° 52′ 49.92″ N

7° 39′ 37.74″ E

MUNICIPIO
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Eventi
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Mappa "Apricale"

NOTIZIE

Apricale, definito da un gran¬de storico di Liguria come Nino Lamboglia "Meraviglia panora¬mica dell’entroterra Intemelia", conta attualmente 600 abitanti. Il suo fascino principale è dovu¬to al nucleo abitativo tipico di un Borgo Medivale, piuttosto ben conservato, che si presenta, già da fondo valle, all’apparire dietro una curva della carrozzabile, molto affascinante, aggrappato com’è alla collina. Percorrendone i vicoli interni e giungendo in Piazza si apprezza il fascino delle abitazioni di pietra, conservate e restaurate con cura ed attenzione . Il Castello, già dei Conti di Ventimiglia e poi dei Doria, oggi trasformato in un Museo e polo culturale, la Chiesa Parrocchiale con i suoi pavimenti in mosaico, quella della Madonna degli Angeli che ospita numerosi cicli di affreschi che vanno dal ‘400 al ‘700 sia sulle pareti che sulle volte, l’Oratorio di San Bartolomeo con il polittico del 500 e la torre del boia recentemente recuperata, costituiscono motivo di interesse che fanno di Apricale uno dei Borghi più visitati dell’intera Regione. Tra le principali attrazioni si ricorda lo spettacolo teatrale iterinente "…e le stelle stanno a guardare", a cura del Teatro della Tosse di Genova, che si svolgere, da oltre 25 anni, durante il mese di agosto, la Sagra della Pansarola e dello Zabaione, dolce tipico apricalese, che si svolge a fine estate, il tradizionale ed antico torneo di pallone elastico ed il falò natalizio, con iniziative ed appuntamenti attorno al fuoco, per tutto il periodo.

DA VEDERE

L’itinerario consigliato consiste nel percorrere l’antica mulattiera che, partendo dal vecchio ponte levatoio (nei pressi del quale erano presenti le forche, la fontana del pozzo e gli ottocenteschi lavatoi), incontra: Dapprima la chiesa fortezza della madonna degli angeli risalente all’anno 1000, trasformata in edificio di culto nel ‘400, totalmente affrescata in cicli che vanno dal ‘400 al ‘700. Un importante spazio vuoto, dietro all’altare, ha ospitato un quadro (oggi perduto) di notevole valore, dipinto da Perin del Vaga nel suo periodo di permanenza alla corte dei Doria di Genova; ricordano l’artista le allegorie dipinte sulla volta e sulle lunette dell’abside. Procedendo per il paese incontriamo la "Casa o Torre del Boia". Ancora oggi possiamo osservare un poggiatesta in tufo, posizionato al lato est dello stabile; ai condannati, dopo essere stati impiccati, veniva loro mozzata la testa e deposta per giorni a monito di chi transitava. Proseguendo si raggiunge la piazza principale, la chiesa parrocchiale con uno straordinario pavimento in mosaico, l’oratorio di S. Bartolomeo dentro il quale è presente un importante polittico del ‘500. In cima alla rocca, il medioevale castello già dei conti di Ventimiglia, poi dei marchesi Doria, oggi proprietà comunale e sede di un museo destinato ad ospitare mostre ed eventi, e dove sono conservati gli statuiti comunali risalenti al 1257.

DA GUSTARE

La torta verde cotta nella teglia, ottenuta da verdure di stagione grattugiate o tagliate fini con uova, parmigiano e prezzemolo, e racchiuse in un involucro di pasta sfoglia. la machetusa, una specie di pizza cotta al forno, ricoperta di machetu (pasta di acciughe) con aggiunta di pomodori e pelati, cipolla e olive in salamoia; In estate il piatto principe è il condiglione, fresca insalata di pomodori e verdure di stagione affettate. Le salse sono capeggiate dal pesto, emblema della cucina ligure ottenuto pestando nel mortaio di marmo foglie di basilico, aglio. I secondi piatti di carni si aprono con il coniglio alla ligure tagliato a tocchetti e rosolato nell'olio in una casseruola di terracotta, con aggiunta di cipolla tritata, aglio ed erbe aromatiche e ricoperto di vino rosso, infine cosparso di olive in salamoia. I dolci comprendono la gloria di Apricale, le pansarole, frittelle dolci cui è dedicata la sagra della prima o seconda domenica di settembre che vengono servite insieme allo zabaione caldo.

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