CASTELNUOVO MAGRA - Regione LIGURIA Gusta l'Arancione - Itinerari Enogastronomici e Turistici di Qualità

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CASTELNUOVO MAGRA

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Ufficio Informazioni Turistiche
Via Aurelia, 141
19033 Castelnuovo Magra (SP)
Italy
Tel.: +(39) 0187.693837
Fax: +(39) 0187.670102
www.castelnuovomagra.com
turismo@comune.castelnuovomagra.sp.it
Referente
Manuele MICOCCI
Mob.: +(39) 366.6897307
manuelemicocci@comune.castelnuovomagra.sp.it

s.l.m. m.190.00

44° 5′ 57.72″ N

10° 1′ 4.03″ E

MUNICIPIO
Via Canale, 109
19033 Castelnuovo Magra (SP)
Italy
Tel.: +(39) 0187.693801
Fax: +(39) 0187.670102
www.castelnuovomagra.com
comune@comune.castelnuovomagra.sp.it
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NOTIZIE

Castelnuovo Magra si estende nella piana alluvionale del fiume Magra, in quella parte della provincia della Spezia vicina al confine con la Toscana. Fondato nel XII secolo come residenza dei Vescovi Conti di Luni, esso è situato in collina alle pendici delle Alpi Apuane e conserva testimonianze di tutte le sue fasi storico-artistiche, dal borgo medievale ai sei/settecenteschi palazzi che si affacciano su via Roma e via Dante. Quest’ultima ricorda la presenza del Poeta a Castelnuovo Magra nel 1306, quale procuratore nella Pace tra i nobili Malaspina e il potere vescovile. Gli estremi del borgo sono caratterizzati da un lato dal torrione merlato del Palazzo Vescovile risalente al XIII secolo e dall’altro dal campanile della parrocchiale di Santa Maria Maddalena. Nel settecentesco palazzo Amati, patrimonio del Comune, si possono visitare l’Enoteca Regionale della Liguria, custode dell’antica tradizione del vino, in particolare del Vermentino doc, e il Museo Multimediale del Vermentino, per conoscere più da vicino questo vitigno e i suoi quattro territori d’elezione Le ridenti colline che lo circondano sono infatti coltivate soprattutto a vite e ad ulivo e sono percorribili a piedi attraverso i molti sentieri segnalati dal CAI. Castelnuovo Magra è uno dei quattro comuni della Provincia della Spezia attraversato dalla Via Francigena secondo l’itinerario di Sigerico. Nei dintorni: le frazioni di Vallecchia e Marciano, in collina, e quelle popolose di Colombiera, Molicciara e Molino del Piano in pianura.

DA VEDERE

Il Palazzo dei Vescovi-Conti di Luni (XIII sec.), trasformato sotto il dominio fiorentino e genovese in fortilizio militare, fu teatro nel 1306 della Pace di tra i marchesi Malspina e il Vescovo di Luni, firmata da Dante Alighieri nella veste di procuratore. La chiesa di S.Maria Maddalena (XVII sec.) conserva una tela di Peter Brueghel il Giovane (1564-1637) raffigurante la Crocifissione e una rappresentante il patrono S. Fedele con una rara veduta settecentesca di Castelnuovo Magra. Molte inoltre le opere in marmo di artisti carraresi. L'Oratorio dei Rossi presenta sulla facciata un bassorilievo in marmo con due angeli che sorreggono l'ostensorio e sull'altare un crocifisso ligneo che, come vuole la tradizione, venne sottratto nel 1495 da alcuni soldati castelnovesi alle retrovie dell’esercito francese di Carlo VIII. L'Oratorio dei Bianchi (XVI sec.) conserva scanni in noce di un coro ligneo settecentesco e fanali processionali del XVIII sec. in legno intagliato e dorato. Patrimonio dell’oratorio sono i Cartelami, sagome metalliche ad altezza naturale (XVII sec.) utilizzate ancora oggi per allestire per i Sepolcri della Settimana Santa. Palazzo Amati, risalente alla fine del XVIII secolo, mostra al suo interno affreschi del XIX sec. e, sul retro, un giardino pensile da cui si apre il panorama tra la vallata e il mare. Notevoli le cantine voltate e lastricate in arenaria del XVI secolo e le vasche in marmo dedicate alla conservazione dell’olio d’oliva del XVIII.

DA GUSTARE

La cucina del territorio castelnovese è legata ai prodotti della terra e alla loro stagionalità, comevuole la tradizione contadina. Nei piatti della gastronomia locale si avvertono sentori culinari svariati, non definiti prettamente “liguri”. Farinacei, verdure, carne degli animali da cortile, sono gli ingredienti base delle tavole castelnovesi, accompagnati da olio extravergine d’oliva prodotto da piante antichissime. Viene così confezionata una serie di piatti che vanno dagli sgabei ai panigazi, alla polenta di mais, alle frittelle di farina di grano oppure a quelle realizzate col prodotto di molitura delle castagne. Il condimento si alterna tra il sugo di coniglio, l’olio e il formaggio, il pesto. Nella produzione di salumi, oltre a salsicce e mortadelle nostrali, spicca la “Prosciutta Castelnovese“, dal 2000 presente nell’elenco dei prodotti tradizionali redatto dal Ministero delle Politiche Agricole. Nei primi piatti si trovano tutte le varietà di paste fresche , ripiene e semplici, usate anche nelle minestre di verdura. Variegate torte salate, da quelle con gli zucchini a quella con i carciofi, intingoli di pollame o coniglio, questo servito anche farcito, accontentano i palati più difficili. La vicinanza con il mare permette da sempre di trovare pesce freschissimo. I dolci, quali le torte di riso e di castagne, sono eredità di tradizioni lontane, ma ancora presenti in ogni casa e ristorante. Naturalmente ogni ingrediente si sposa con l’interessante produzione vinicola locale, nota sotto la Denominazione di Origine Controllata “Colli di Luni“.

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