TOIRANO - Regione LIGURIA Gusta l'Arancione - Itinerari Enogastronomici e Turistici di Qualità

LIGURIA
itinerari ENOGASTRONOMICI e TURISTICI di qualità
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TOIRANO

Comuni e Mappe > Comini della Regione Liguria
Ufficio Informazioni Turistiche
Via Braida, 35
17055 Toirano (SV)
Italy
Tel.: +(39) 0182.989909
Fax: +(39) 0182.989644
www.comune.toirano.sv.it
culturaepersonale@comune.toirano.sv.it
Referente
Gianna MATTOSCIO
Tel.: +(39) 0182.989909
culturaepersonale@comune.toirano.sv.it

s.l.m. m.38.00

44° 7′ 37.35″ N

8° 12′ 25.59″ E

MUNICIPIO
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Eventi
Orange Tour

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Strutture ricettive

B&B

IL RUDERE
TOIRANO (SV)

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AI GATTI DI BARESCIONE
TOIRANO (SV)

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LA BASURA
TOIRANO (SV)

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ILGIARDINO DEGLI ARANCI
TOIRANO (SV)

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DOMO DE ASTE
TOIRANO (SV)
Ticket

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Mappa "Toirano"

NOTIZIE

Il comune di Toirano è in provincia di Savona, posto a circa 3 chilometri dal mare. La sua posizione a fondovalle protetta su tre lati dalle montagne, facenti parte della coda della catena montuosa delle Alpi Marittime, favorisce anche nei periodi invernali un clima mite e temperato. La zona sin dalla preistoria venne abitata da gruppi di uomini, che sia sul territorio che nelle grotte, hanno lasciato importanti testimonianze archeologiche della loro vita. Nella grotta turistica della “Basùra”, (nel dialetto locale vuol dire strega) sin dal 1880 si rinvennero nel primo tratto alcuni manufatti ed oggetti preistorici, così avvenne successivamente anche in altre cavità limitrofe, attestando tale presenza . Nel 1950, per iniziativa di un gruppo di toiranesi venne sfondata una parete stalagmitica , dando così l’opportunità di scoprire un giacimento di scheletri appartenuto all’orso delle caverne “Ursus spelaeus” risalente al 30.000 a.C., e il rinvenimento di alcune impronte dell’uomo sapiens-sapiens (intorno al 14.000 a.C.). La zona di Toirano rientrava nel territorio dei Liguri Ingauni, che conquistati faticosamente dai romani, fece parte del comprensorio di Album Ingaunum, l’attuale città Albenga. Il primo documento che tratta del centro abitato risale al VI secolo d. C.; un funzionario bizantino cita la presenza di un “castrum”, una sorta di luogo fortificato posto nel punto di confluenza dei torrenti Varatella e Barescione, dove sorgerà il Borgo. Toirano rientrerà tra l’epoca carolingia e il 1200 ca. nel territorio del monastero di S. Pietro al Monte, posto sopra al paese, e tale rimase sino al 1315 quando i monaci verranno estromessi e sostituiti dai monaci certosini. Nel frattempo la popolazione di Toirano darà origine all’istituzione civica, il Comune attestato, sin dal 1200. Nel 1386 il territorio di Toirano passerà alla Repubblica di Genova rimanendovi sino alla fine del XVIII secolo. Il Centro storico mantiene tutt’oggi una serie di monumenti significativi dell’epoca medioevale: “la Torre Campanaria“ trecentesca della chiesa parrocchiale di S. Martino Vescovo, quest’ultima ricostruita nel XVII secolo al posto della precedente chiesa plebana demolita sul finire del 1500, il “Ponte delle Giaire”, XIV secolo, possente costruzione posta sul torrente Varatella composto da tre arcate costruite in pietra, le abitazioni della contrada “Torracco”, il “Paraggiu” antico palazzo vescovile , e il “Palazzo D’Aste del Carretto” le cui fondazioni risalgono al 1200. Oggi in un’ala di questo plurisecolare edificio ha sede il “Museo Etnografico della Val Varatella” che dal 1997 espone i manufatti e le testimonianze della vita, del folclore della popolazione del luogo. Con i suoi 4.000 oggetti esposti propone nelle diciotto sezioni le attività significative che hanno caratterizzato per secoli la valle di Toirano. Da secoli il territorio circostante è stato coltivato ad oliveto. Basti pensare che le prime notizie della coltivazione di questa preziosa pianta risalgono al XIII secolo. Le fasce, le terrazze realizzate con pietre a secco, caratterizzano le pendici delle colline limitrofe e testimoniano la fatica di generazioni di toiranesi dediti a questa attività. Collegati strettamente all’olivicultura sono i frantoi, i “Gumbi”(termine dialettale) rappresentati nel Museo Etnografico; il frantoio a trazione animale detto “a sangue” in quanto era l’animale, mulo o asino, a svolgere il movimento della mola di pietra, e il frantoio a forza idraulica mosso con l’energia dell’acqua dei torrenti Varatella e Barescione. L’olio, la risorsa che per secoli diede prosperità alla nostra Valle, viene ancora oggi prodotto e apprezzato per le sue proprietà. Attualmente il paese, notevolmente trasformato, vive un connubio tra le tradizioni plurisecolari e le esigenze attuali. L’impronta turistica, che da un decennio ha assunto, ha permesso di far apprezzare l’insieme degli scorci sia architettonici che naturalistici del luogo, nonchè le manifestazioni che in Toirano si svolgono durante l’anno. Vi sono inoltre numerose feste religiose come la festa patronale di S. Martino V. l’11 di novembre, la festa di S. Lucia il 13 dicembre, quella di S. Pietro al Monte il 1 di Maggio alla quale fa seguito il pranzo sul prato antistante la chiesa, la festa di S. Rocco nella contrada di Barescione, e la festa di S. Bernardo nella frazione di Carpe, Nel periodo di Natale (dal 20 dicembre al 6 gennaio) il paese diventa lo scenario dell’”Itinerario dei Presepi” seguendo l’usanza dell’inizio del 1900 di esporre il presepe domestico dalle finestre il Museo Etnografico organizza con la collaborazione degli abitanti, delle scuole, di artisti di vario genere e associazioni, un percorso con circa 150 allestimenti visibili nelle varie zone del paese. Un'altra realtà del luogo sono le 18 associazioni che nei distinti fini offrono animazione nei diversi momenti dell’anno. Dalle attività di assistenza come la C.R. I. sez di Toirano, al Gruppo Comunale protezione civile, Centro anziani Aurora, alla Pro Loco, associazione Artistica lo Schizzo, all’originale associazione Climbers di Toirano che ha come obiettivo di attrezzare le pareti di roccia alle spalle del paese per l’arrampicata sportiva, per citarne solo alcune.

DA VEDERE

La valle di Toirano offre spunti di differente interesse, dato il suo vario territorio e la sua storia millenaria. Le grotte omonime, famose per le concrezioni stalattitiche e stalagmitiche, conservano un giacimento fossilifero di orso delle caverne, oltre a scenari unici costituiti dalle concrezioni calcaree e dai suggestivi laghetti. Sullo stesso versante montano delle grotte turistiche, si trova il Santuario Rupestre di Santa Lucia, un luogo di culto ricavato, nel tardo periodo medioevale e ampliato dopo il 1519, all’interno di una cavità naturale in cui i vari elementi architettonici, aggiunti dall’uomo, e la posizione panoramica, lo rendono unico ed incantevole. Nell’ambito dei richiami culturali che offre Toirano, inserito nel Borgo Medioevale anch’esso luogo di arte e di storia, troviamo il Museo Etnografico della Val Varatella. Allestito nello storico palazzo D’Aste – Del Carretto, offre al visitatore, con le sue diciotto sezioni e il piano Nobile, uno spaccato della sua economia agricola, principalmente basata sulla coltivazione dell’olivo, una testimonianza di vita tracciata con gli strumenti d’uso di varie epoche,inserite in ricostruzioni filologiche. Si trovano infatti: i frantoi “gumbi”, i laboratori del falegname, del calzolaio, dell’orologiaio, le ricostruzioni della cucina (1700- 1800), della camera da letto (1800), della sala da pranzo (1800). Si espongono alcuni esempi di abiti, oreficerie ed oggetti legati alla devozione. Un percorso suggestivo che prosegue con la visita delle scenografiche sale di rappresentanza del Piano Nobile, arredate con mobili, parati, e suppellettili tipici di una dimora aristocratica. Gli spazi espositivi si sviluppano su una superficie di 650 mq. passando attraverso il giardino interno. Il Museo Etnografico di Toirano è aperto tutto l’anno (10,00 – 13,00/ 15,00 -18,00) compresi i festivi.

DA GUSTARE

La vocazione agricola di Toirano ha sviluppato, come del resto molti altri centri rurali, una alimentazione basata sui prodotti coltivati nella vallata. I ceci ne sono un esempio tipico; questi legumi, assieme ai fagioli, svolsero per secoli un ruolo fondamentale nell’alimentazione della popolazione locale, e ligure in genere. Piatti tipici del luogo sono la Zemin (zuppa di ceci, cotica di maiale, verdure etc), la Zeraria (carne in gelatina di brodo di carne), la focaccia di San Pietro (dolce tipico della Festa di San Pietro al Monte), Ciatte Marie (frittelle di farina di ceci e foglie di bietole) e molto altro.

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