All’origine erano una minestra povera menzionata nei ricettari antichi.
Tipica pasta creata dai mugnai nei mulini con gli scarti delle muliture.
Veniva messa a disposizione delle persone che si recavano al mulino, in particolare dei contadini che attendevano il loro turno per la mulitura.
La pasta (dura) nel caldaio sul fuoco rimaneva al caldo senza cuocere.
Ricetta per n.4 persone:
n.3 uova
½ bicchiere di acqua calda salata
200 grammi di farina di fave
200 grammi di farina bianca
- impastare, aggiungere farine fino ad ottenere un impasto sodo
- stendere la sfoglia con matterello piuttosto erta, circa 3 millimetri
- tagliare a fettuccine (di forma quadrata)
- cuocere in acqua bollente salata per 2 minuti circa
- scolare e condire con sugo di:
a) pomodoro versione moderna:
- sedano, carota, aglio, lardo, olio, pomodoro fresco
- versare i tacconi scolati in un tegame e aggiungere il sugo bollente
b) allo “sgagg”, versione antica:
- in un tegame fare rosolare aglio (abbondante), olio, lardo
- versare i tacconi scolati nel sugo bollente (l’acqua dei sacconi a contatto con il sugo crea una reazione… “lo sgagg”.
In entrambi i piatti aggiungere pecorino grattugiato fresco